Archivio mensile:gennaio 2016
Proiezione a Prato!
La prossima proiezione di Possessione Demoniaca sarà
Sabato 23 Gennaio
ore 21.45
presso l’associazione “No Cage” in Viale Borgovalsugana n. 198 a Prato.
Il “No Cage” è un circolo ACSI nato con lo scopo di promuovere la musica, l’alimentazione Vegan e la cultura Antispecista.
Questo il programma della serata:
Dalle ore 20.15 alle 21.45 – BUFFET VEGAN
(Arancini di riso, Sushi Vegan, Lasagne
Falafel con Maionese Veg, Torte salate patate e funghi, Torte salate Tofu e spinaci, Seitan al Tarten, Seitan fritto, Patatine fritte, Fagioli con pomodorini e porri, Insalata mista, Tiramisu’ e tante altre sorprese!)
Dalle ore 21.45 – Proiezione di POSSESSIONE DEMONIACA
Dalle ore 23.oo – Disboskator e Speed Kills
Costo della serata:
Buffet + bevuta + Proiezione + Concerto : Euro 15
Solo Buffet + bevuta : Euro 12
Solo Proiezione + Concerto : Euro 5
– – Ingresso riservato ai solo soci Acsi – –
Possessione Demoniaca sta arrivando, pratesi tremate!
I 400 calci e la loro recensione
Ecco una nuova recensione da parte di Jackie Lang del sito di cinema “I 400 Calci“.
Ancora una volta la nostra passione per il cinema emerge in tutta la sua forza e trafigge lo spettatore inchiodandolo alla sedia. E voi che ancora non l’avete visto, cosa aspettate?
Possessione demoniaca: non so come e non so quando ma in qualche modo vedetelo
Possessione Demoniaca è un film prodotto da Magnetic Head, scritto e diretto da Alessio Nencioni; ci è arrivato inviatoci dagli stessi autori. Eravamo diffidenti e subito non ci è piaciuto, ma ci sbagliavamo. Di grosso.
Abituato a guardare schifezze immonde, disamorato dalle foto di scena e dal look gli ho dato 20 minuti di tempo, 20 minuti dopo i quali avrei smesso di guardarlo qualora non avessi più avuto voglia di andare avanti. Dopo 10 avevo già deciso che sarei arrivato fino alla fine e, con il senno di poi, il film non aveva nemmeno iniziato a dare il suo meglio. Alla fine ho perso il conto delle volte che sono rimasto onestamente stupito da quel che stavo vedendo rispetto al pregiudizio che mi ero fatto. C’è più coraggio, più idee e più consapevolezza di quale spirito animi i film del proprio genere in Possessione Demoniaca che in tanto cinema professionale. Di certo c’è un’idea di “divertimento” che non si limita alle battute ma passa per la passione per il gore, per molto eccitamento sessuale e il piacere di condividere con gli spettatori il bello di questo genere di film.
Un dettaglio l’avrete intuito dalle immagini di questo post: Possessione Demoniaca non è un prodotto professionale. Ha una fotografia molto poco curata, un montaggio non sempre preciso ed è recitato da non professionisti dotati del livello minimo accettabile di plausibilità; sembra fatto apposta per respingere e invogliare al pregiudizio. Tuttavia, se si ha la voglia di andare un filo oltre l’apparenza, conquista già con una prima sequenza in bianco e nero, parodia del film d’autore stile Ciprì e Maresco.
La storia incrocia La Casa e Big Bang Theory, prende un gruppo di nerd esagerati, disadattati dal mondo e affamati marci di fica, con lo scopo di portarli dentro ad un film di Raimi. I tre, spinti dal desiderio di scopare, organizzano un finto servizio fotografico per attirare modelle (o supposte tali) in una casetta nel bosco toscano e lì almeno vederle nude. Ovviamente in loco li attende il maligno che prenderà possesso di una di loro e il resto lo immaginate.
Quello che Possessione Demoniaca ha, e che manca a moltissimi dei film sul suo genere, è da subito un’idea precisa e molto chiara di cosa fare, unita alla determinatezza di andare subito dritto al punto senza perdere tempo. Contrariamente a molti prodotti amatoriali non si perde in ciance. Soprattutto, quello che qui si apprezza tantissimo è la serietà nell’andare fino in fondo con le conseguenze dei propri presupposti. Quale che sia la vostra opinione sul cinema no budget, è un dato di fatto che spesso il loro difetto maggiore non sta nell’amatorialità del tutto, ma nell’ancor più grave braccino corto, nel pudore della messa in scena, nel non avere niente da perdere e lo stesso non osare.
In Possessione Demoniaca ci sono interiora animate in stop motion che si muovono per penetrare una donna (tentativo estremo post mortem di riuscirci da parte del suo proprietario), gli attori realmente leccano cortecce di alberi, non mancano nudità, liquidi che escono a spruzzo da quasi tutti gli orifizi del corpo, una lunghissima pomiciata lesbica dal finale esilarante (applausi a Yana Proshkina, fa quasi tutto lei) e il sangue non è usato con parsimonia. Nonostante questo, in realtà molto del suo meglio il film lo dà con il tono comico, a tutti gli effetti più audace di un film italiano.
In più c’è un’altra componente non da poco, per una produzione di queste dimensioni e con queste idee: c’è una visione a tutto tondo del mondo grottesco rappresentato. Se c’è un film che i nerd stanno guardando è stato girato ad hoc e lo stesso si può dire per le trasmissioni televisive (il bellissimo reality di menare: MAZZATE) o per le pubblicità (uno dei momenti più esilaranti) o per la colonna sonora (ma se è per questo ha anche i suoi trailer in stile). Ma anche i nerd protagonisti parlano una lingua loro, con dei vocaboli loro, una lingua che non somiglia a quella solitamente messa in bocca a questo tipo di personaggi.
Insomma Possessione Demoniaca è un film produttivamente al di sotto delle definizioni “serie A” o “serie B”, tuttavia sa benissimo cosa deve fare e non ha paura di farlo, non desidera per nulla essere buono per tutti, anzi imbocca una via e la percorre (per quanto può) fino alla fine, con un’ottusità ammirabile. Ha più testa di molto cinema che si vede in giro e un modo di divertirsi assieme agli spettatori che fa invidia. Avercene.
http://www.i400calci.com/2016/01/48797/
La recensione di “Il buio in sala”
Ecco qua la prima recensione del film ad opera degli appassionati de “Il buio in sala“
Attenzione allo spoiler! Se non avete ancora visto il film con la lettura del seguente testo potreste rovinarvi alcune scene… a voi la scelta!
Continuate a seguirci, nuove proiezioni sono all’orizzonte!
“Bianco e nero.
Un uomo grasso con addosso soltanto un pannolone guarda la tv.
Sintonizzata sul nulla.
Forse c’è un significato profondo in tutto questo, una certa metafora carica di esistenzialismo o di accusa verso i mass media.
La sensazione diventa ancora più forte quando il pannoluto omone trae dal suo deretano, o più probabilmente dal sopracitato pannolone che le aveva raccolte, le proprie feci.
Le osserva e poi le mangia.
Insomma, per farla breve magna la merda.
Potrebbe apparire Cinico Tv ma la sensazione iniziale, ossia quella della forte carica autoriale della scena, diventa realtà quando scopriamo che suddetta scena in realtà è sul televisore dei protagonisti del film che stiamo vedendo, Possessione Demoniaca.
E se vi siete persi in questa sintassi vi capisco ma ho sbagliato frase e non riesco a rimetterla a posto.
In ogni caso forse avrete intuito che di metacinema stiamo parlando, di film nel film.
Quello spezzone in bianco e nero, quello dell’omo e della merda, era insomma un film moldavo che tre ragazzetti assolutamente analfabeti di fica stavano vedendo nel loro appartamento.
La caratterizzazione è banale ma perfetta, se vedi film moldavi su un divano con due amici maschi molto probabilmente l’ultima volta che hai visto una fica è stato il giorno del tuo concepimento.
Sempre se avevi gli occhi aperti ed eri girato dal verso giusto però.
Insomma, Possessione Demoniaca parte così.
In maniera formidabile, lo ammetto.
Io e i miei due compagni di visione (oddio, anche noi su un divano, anche noi 3 maschi da soli, no, non ditemelo, no, vi prego, dite che anche noi come quelli del film non…?) ci abbiamo messo 17 minuti a vedere i primi 3 minuti del film,
Ogni battuta era una risata. Roba che abbiamo rimandato indietro 25 volte e siamo andati avanti non frase per frase ma parola per parola.
Perchè i 3 antivagina parlano in modo forbito, esagerato, colto. E l’effetto comico, almeno all’inizio, è potentissimo. Specie perchè almeno 2 su 3 di loro stanno alla recitazione come Paolo Del Debbio sta all’intelligenza.
E quando trovi un film in cui c’è qualcuno che recita così male sei a posto.
Il mondo del Trash ha aperto i suoi battenti, quella è la cartina di tornasole.
Non l’unica eh.
Perchè il film di Nencioni di trash, tamarrate o alti sprazzi d’amatorialità ne offre a vagonate.
E per non farci mancare niente ci mette dentro anche almeno 291 kg di fica (dovrebbe essere il conto esatto considerando le due protagoniste, le due di Mazzate e le due, forse le migliori, della televendita).
Di questi 291 kg almeno 97 avranno a che fare coi 3 sfigati che, in una botta di vita, decidono di improvvisarsi esperti fotografi per vedere un pò di femmine del topo ai casting.
Per i casting scelgono però un casolare in montagna abbandonato.
E, insomma, con chiari riferimenti a La Casa di Raimi il film andrà avanti tra donne possedute (ahimè, solo dal demonio), atroci morti e scene alla cazzo qua e là.
Nencioni ha passione, anche una mano discreta, e tecnicamente il film vale più di quello che mostra.
Anzi, forse il regista è l’M.V.P tra tutti gli aspetti d’analisi possibili.
A quel grande inizio seguono minuti purtroppo sensibilmente inferiori a causa di quella che sarà per tutta la durata di Possessione Demoniaca la vera e propria tara del film, ossia l’eccessiva lunghezza delle sequenze.
Attenzione, il livello evidentemente basso di alcuni attori o di alcune scene non sarebbe stato un difetto eh, anzi, in questo tipo di film è solo un pregio (penso allo sfigato più basso, talmente scarso nel recitare da risultare strepitoso a mio parere).
Però è evidentissima la necessità del Nencioni di fare minutaggio ahimè.
Lo show di Mazzate è un’idea molto carina (e sicuramente figlia della passione del regista per le arti marziali come genere) ma mal si integra con il resto risultando veramente lunga e quasi spossante per i non appassionati.
E lunga è la sequenza dell’arrivo in stazione delle due modelle, e lunga quelle degli shot fotografici, e lunghissima quella psichedelica da videoclip (ma benissimo fotografata), e lunghissima quella di “seduta spiritica” (così tanto da funzionare per surrealtà però).
Secondo me il film nella sua parte centrale è molto debole. Meno male che per noi maschietti ci sono quelle due spracitate femmine di topo di cui una, la russa (miglior attrice) è talmente sensuale e provocante da aver costretto ad emettere un “porcamado…” al mio amico Rocco quando questa, danzando sul lastrone malefico, si libera del reggiseno.
L’atmosfera è talmente pregna di fregna che anche i protagnonisti del film affermano di avvertire il “sincero rischio di praticare il coito”.
Tromban, ehm, tornando in me e al film c’è da dire che poi nell’ultima mezz’ora il livello si alza notevolmente, specie grazie all’ormai inaspettato arrivo dello splatter, davvero ben fatto considerando il costretto panesalamismo del tutto.
Il bulbo e specialmente il trapano non sono manco roba da serie B, ma da serie A bassa.
La trama è sempliciotta, un pretesto, ma il film per gli appassionati potrebbe diventare quasi un must.
Anzi, se non fosse per le lungaggini sopracitate, io di vero e proprio must trash parlerei.
Notevole il ciccione della televendita, personaggio cult del film se ce n’è uno.
E la scena del demone che deve pisciare è forse una, se non la migliore, del film.
Passione, tanto divertimento, zero arroganza e…, vabbeh, non lo ripeto perchè poi sembro fissato, lo leggono anche le ragazze il blog.
In attesa di sapere come potremo vederlo intanto voi, amanti dei bassifondi cinematografici e dei peggiori bar di Caracas segnatevi il titolo.
Garantisce un demente.”